IL CHIHUAHUA SONO IO

IL CHIHUAHUA SONO IO

IL CHIHUAHUA SONO IO

a cura di Walter Zannoni

Il Chihuahua è universalmente riconosciuto come il cane più piccolo del mondo; immaginate che può rappresentare la centesima parte di un San Bernardo! Affidandovi a google potete trovare decine di teorie e leggende su questo piccolo cagnolino. Qualcuno azzarda possa essere arrivato dalla Cina facendosi a nuoto lo stretto di Bering; ipotesi suggestiva ma molto fantasiosa.

Un affresco di Sandro Botticelli all’interno della cappella Sistina svela che già nel 1482, prima della scoperta dell’America, era stato dipinto un cagnolino molto simile al Chihuahua.

La cosa certa è che il suo nome deriva da uno dei 31 stati messicani, guarda caso il più “grande”. Collocandolo in Messico sono fiorite diverse leggende e racconti che gli attribuiscono strette amicizie con le principesse e i nobili Aztechi.

Si narra che accompagnasse i defunti nell’aldilà mantenendo il contatto con le divinità tramite la perenne apertura della fontanella (lo standard ufficiale ora la nega ma è sempre stata il suo segno distintivo).

La cosa certa è che pur essendo una razza antichissimo è stata “scoperto” dagli Stati Uniti solo nel XIX secolo ma in brevissimo tempo è diventata una tra le dieci razze più diffuse.

In Italia il 4 Dicembre 1955 parte “Casa Cugat”, programma televisivo in cui il direttore d’ orchestra (Xavier Cugat, appunto) e la moglie, la cantante e ballerina Abbe Lane, insegnavano agli italiani i cosidetti “cubani”, e in particolare balli come il Mambo e il Cha Cha Cha.

Lei era comparsa dinanzi a milioni di telespettatori ancheggiando e ammiccando, lui con quel caratteristico cane Chihuahua perennemente in braccio.

Presto però, il seno abbondante dell’ artista e lo spacco laterale del lungo e aderente vestito indurranno i censori a sopprimere il programma.

Il grande sogno esotico degli italiani andava in pezzi. Rimaneva il piccolo Chihuahua.
Infatti, pochi anni dopo la Contessa Lycia Lanza di Mazzarino, colonna della cinofilia milanese, diede vita all’allevamento del Chihuahua con l’affisso “di Brusuglio”.

Successivamente Avdon Tondelli, allevamento del Pasador e De Fatis contribuirono a sviluppare e fissare la razza importando ottimi soggetti dall’estero. Nei pedigree attuali non manca mai la loro linea di sangue. Attualmente in Italia la razza è molto ben allevata e nel 2010 sono stati registrati circa 2000 soggetti.

Il Chihuahua viene allevato nella varietà a pelo lungo e a pelo corto (foto a sin).

Sono ammessi tutti i colori ad esclusione del “merle” (foto a dx).

Lo standard fissa il suo peso tra 1,5 e 3 chilogrammi. Deve avere la caratteristica “testa a mela” e uno stop accentuato. Il muso deve essere corto, all’incirca un terzo del cranio. Gli occhi grandi ma non sporgenti.

Ma il Chihuahua è innanzitutto “carattere”.

E’ un concentrato di dinamite. Non è un cane nevrotico ma molto vigile, con una forte personalità. Si lega tantissimo alla famiglia ed è diffidente verso gli estranei. Se ben socializzato non è mai mordace. Atteggiamenti aggressivi si manifestano nei soggetti che vengono trattati come “peluche”. Anche se piccolo non è un bambolotto, è un cane di pari dignità di un pastore tedesco. E’ molto intelligente e si addestra facilmente.

Al contrario di quel che si pensi non è affatto cagionevole di salute.

Ricorre alle cure veterinarie molto meno di altre razze. La sua delicatezza risiede nella struttura fisica, robusta ma ovviamente sensibile ai traumi da caduta. Cadere da una sedia per un chihuahua può essere pericoloso. Per questo motivo noi tendiamo a sconsigliare questa razza a famiglie con bambini di età inferiore ai 10 anni, che in assoluta buona fede potrebbero prendere in braccio il cucciolo o posarlo su un letto o su un divano.

Purtroppo ci sono stati testimoniati diversi casi di incidenti pur applicando tutte le precauzioni possibili. Con questo non si vuole dire che gli adulti siano meno negligenti ma un adulto si assume le sue responsabilità e le sue colpe; un bambino può essere responsabilizzato ma non colpevolizzato.

La maggior parte delle persone che decidono di portare a casa un chihuahua desiderano una femmina. Tutti credono che la femmina sia migliore: passi per l’essere umano… ma nei cani troviamo che il maschio sia più indipendente, più interattivo con la famiglia, talvolta più intelligente.

Smettiamola con queste discriminazioni verso i maschi!

Inoltre la femmina è buona cosa che venga sterilizzata (causa rischio altissimo di tumori alle ovaie, mammelle, utero) a meno che non venga acquistata per avere qualche cucciolata. Sterilizzare una cagnolina di taglia molto piccola è abbastanza invasivo, molto di più che sterilizzare un maschietto.

Il Chihuahua è particolarmente longevo (anche oltre i 15 anni), purché l’alimentazione sia ben curata e non gli si permetta di pasticciare con gli avanzi della tavola. I denti vanno tenuti puliti.

Al contrario di quanto si pensi la varietà a pelo lungo perde meno pelo dei soggetti a pelo corto e non necessita di particolare “manutenzione”.

Il chihuahua teme un ovviamente il freddo, specie la varietà a pelo corto. Nei mesi più rigidi è buona norma proteggerlo con un cappottino durante le passeggiate invernali. Non è un vezzo ma una giusta precauzione. L’utilizzo di una pettorina permette di trattenerlo senza fargli male quando pensa di essere un Amstaff .

Gli occhi devono essere tenuti puliti.

Far partorire un chiahuahua non è un’impresa adatta a un neofita. I parti sono sempre molto difficoltosi e spesso si risolvono con un cesareo. Lo svezzamento dei cuccioli impone di dedicargli molto tempo e molte attenzioni (vedi articolo sull’ipoglicemia)

Normalmente ama le lunghe passeggiate e non disdegna qualche nuotata.

Questo “piccolo” cane vi regalerà “grandi” soddisfazioni e tanto, tantissimo affetto.

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